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Cento Camerelle

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“Cento Camerelle”, noto anche con il nome di “Prigioni di Nerone”, fu parte di una delle ville più imponenti e celebrate della zona baiana, quella dell’oratore Quinto Ortensio Ortalo.
Cento Camerelle consta di due piani non in asse tra loro indipendenti e costruiti in epoche diverse.
Il piano superiore, più recente, situato circa 3 metri più in basso rispetto all’attuale livello stradale è databile al I sec d.C.
Si può notare, sulla parete di fondo, una nicchia di tufelli.  
L'interno è scandito da tre file di pilastri paralleli che sorreggono una volta a botte con estradosso a terrazza in signino.
La struttura è scavata nel tufo per circa 2 metri e rivestita prevalentemente in opera reticolata con ammorsature in tufelli.
Al centro di ciascuna volta si apre un pozzetto quadrato (m. 0,42 di lato) con pareti in mattoni sesquipedali.
Il piano inferiore è circa 6 metri più in basso. Databile all’età repubblicana è costituito da una serie di cunicoli disposti ortogonalmente e solo parzialmente esplorati.
Sulla destra si apre l’unico corridoio attualmente percorribile: costituito da una serie di piccoli ambienti (4x2) scavati nel tufo, che presentano copertura piana o spiovente, Il corridoio, si affaccia, offrendo uno scorcio panoramico molto suggestivo, sullo specchio di mare antistante, dove ora sono ancora riconoscibili resti di strutture di epoche romane, forse pescherie.





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